Rosatti Nadia

Nadia Rosatti nasce a Polesella in provincia di Rovigo . Si trasferisce con la propria famiglia per stabilirsi definitivamente a Desio dove risiede. Inizia l’attività artistica come autodidatta.
Nel 1988 si iscrive all’Accademia degli Artefici di Brera per frequentare la scuola di disegno e ritratto con il Prof. Luca Vernizzi; successivamente viene ammessa alla Scuola del Nudo alla cui guida si alternano i professori Xante Battaglia, Alberto Venditti, Nicola Salvatore. Segnalata dal Prof. Battaglia per il Saloon Primo del 1994 espone la sua opera presso la Galleria Ponte Rosso in Via Brera a Milano.
Piene di realismo le sue opere si caratterizzano per la serena e coinvolgente dolcezza.

E-mail: nadia_rosatti@yahoo.it
info@nadiarosatti.it

Sito: www.nadiarosatti.it

Mostre

La pittrice sceglie la pittura tradizionale per ritagliarsi un suo spazio espressivo che le consente di non confondersi nella marea dei più. Sceglie la radice culturale dell’impressionismo per filtrarla ed evidenziarla nel tessuto compositivo come protagonista assoluta come lo era per gli impressionisti ed amalgamata ad un cromatismo di tonalità armoniosa, dando alla forma una tenera vaporosità, morbida e piacevole. Si esprime al meglio nei nudi . . . emerge con i più convincenti risultati nei paesaggi e soprattutto nei fiori e nelle nature morte nei quali la pittura, la luce, colore, tono e forma si armonizzano in una intimistica emozione. Prof. Pasquale Colacitti

Un critico attento e no di parte ha scritto recentemente:" Il suo racconto d'arte, mantenuto su un filo di essenziale poesia, è fatto di toni preziosi, di garbati sottofondi, di tinte ricercate, di frasi cromatiche che non sono certo invenzioni, ma conseguenza di prove ed esperienze. Essa ha raccolto dalla natura, e qui fanno testo i paesaggi sul Po e la Brianza, le essenze misteriose, quelle che ne esprimono la voce più vera". Aggiunge poi:" al di là di ogni impostazione critica di parte, vedendo la mostra personale della rodigina, pensiamo che le realistiche impressioni di case, vicoli, paesaggi, le strade, il Po, i delicati volti di fanciulle, i nudi, forniranno ancora al ricercatore esperto, scoperte di dinamismo, di energia nella pennellata, di definizione per linee, di forza, di volumi ed incastri compositivi e di un gusto cromatico di sconcertante attualità. E chiudiamo questa nostra nota con un accenno ad una realtà psicologica: la Rosatti, quando vuol riposare ritrae, cioè, con mezzi a lei personali, va scavando nell'intimo del modello, tanto da coglierne gli intimi segni rivelatori di quel quid che, fermato nel colore, nel segno, dà poi la somiglianza oltre che di forma, anche e soprattutto di anima col suo personaggio". Renato Tomasina

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